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Salerno, 29 giugno 2008

Alle ore 6.30 del mattino ci incontriamo per una tranquilla uscita domenicale, ma mi accorgo ben presto che la nostra mente ed il cuore sono altrove: pedaliamo, insieme all'amico Gigi, i suoi ultimi chilometri di un'estenuante tre giorni sulle cime care a Fausto Coppi e consumiamo, unitamente a Casimiro, il tempo dell'attesa che lo separa dalla partenza della Maratona delle Dolomiti. Siamo informati sulle previsioni del tempo; non le nostre, ovviamente, ma quelle del Piemonte e del Nord- est d'Italia. Siamo preoccupati per Gigi perché dalle sue parti è segnalato mal tempo. Ma il primo messaggio, insieme trionfale e rassicurante, ci raggiunge già nel corso della mattinata: “L'uccello del sole vola sempre più alto. Super Randonee Coppi 509 Km . 11.000 di dislivello: Missione Compiuta; tempo 34h. e 18' . 14° classificato su 145” . Sei bravissimo Gigi; forse – lo vedremo presto, Guerino sei avvisato - il migliore di noi e, mi scuserai, proprio per questo non fai notizia.

La copertina del giorno è, piuttosto, del nostro Casimiro: non il più bravo, ma di certo il più buono e simpatico del gruppo; per la prima volta dopo vari tentativi, ha ultimato il percorso più lungo della Maratona delle Dolomiti: 138 Km attraverso nove passi dai nomi mitici (Giau, Pordoi, Sella, Gardena ed altri) in h 8.50. Per noi tutti che lo abbiamo, nel corso dell'anno, allenato, incoraggiato, consigliato in vario modo è una gioia infinita. Abbiamo pedalato al suo fianco tutta la giornata attraverso una lunga diretta telefonica nella quale un po' tutti si sono avvicendati: ne abbiamo frenato l'impeto sulla prima salita, lo abbiamo spinto sui tornanti terribili del Giau, tranquillizzato quando ci ha riferito dei crampi che lo avevano attanagliato ai piedi del Falsarego. Ed è per questo che a gioire sul traguardo c'eravamo idealmente noi tutti.

Bravo Casimiro e non solo perché sei buono e simpatico. Perché fai un lavoro onesto e duro e mentre noi tutti, di notte, dormiamo e recuperiamo preziose energie, tu sei nel tuo forno a preparare quelle squisitezze che dispensi da lì a poco a noi ed ai tuoi clienti. Di mattino potresti rivendicare un meritato riposo; invece spesso inforchi la bici e ci segui anche lungo giri faticosi ed estenuanti. Ed a volte, se rimani un po' attardato non tutti abbiamo – anche noi obnubilati dalla dura fatica – la lucidità di ricordarci che di notte tu lavori.

Per questo – Gigi capirà – questa è la tua domenica: hai dimostrato che la passione non conosce ostacoli e che in nome di essa, insieme ad un manipolo di amici, si possono “spianare” anche le Dolomiti. Come direbbero i romani – non potevano mancare: ad maiora .